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Oggi parliamo di action figures, e più nello specifico, delle prime action figures prodotte per il filone Star Wars: la serie della Kenner del 1978 ispirata ad Ep. IV, o meglio, Guerre Stellari.

Nel 1975, quando Lucas ancora stava lavorando alla stesura della seconda bozza di Guerre Stellari, ebbe come un’illuminazione, un’idea innovativa che avrebbe potuto cambiare le sorti di un’intera produzione. Fu infatti il regista a pensare che sarebbe stato divertente bere da una tazza a forma di Wookiee e prendere dei biscotti da un barattolo a forma di R2-D2: si trattava di possibilità, certo, ma costituirono il primo passo verso la definizione di una completa linea di personaggi e modellini ispirati al film.

Avendo avuto la possibilità di crescere nella cartoleria del padre, Lucas passò molto tempo a contatto con i giocattoli, che costituirono una parte importante della sua vita. In età adulta, i giocattoli diventarono così una passione che il regista volle coltivare dando sfogo alle sue abilità come produttore: successivamente non nascose mai quale fosse uno dei motivi che lo spinse a girare Star Wars, ossia la possibilità di creare concretamente personaggi e modellini, come se fossero dei giocattoli.

George Lucas circondato dalle props utilizzate per Star Wars

Negli anni Settanta, nessuna produzione cinematografica aveva puntato sul merchandising, sui giocattoli o su leve di marketing alternative per promuovere una pellicola. Il 1977 costituì perciò una duplice novità: non solo fu l’anno in cui nacque ufficialmente il blockbuster cinematografico, ma anche quello in cui il cinema incontrò per la prima volta una produzione di merchandising creata appositamente per una promozione quasi contemporanea all’uscita del film al cinema.

Fin da subito Lucas capì che la sua storia avrebbe potuto avere un enorme potenziale sul mercato del merchandising legato ai giocattoli: personaggi, costumi, mezzi di trasporto ed ambientazioni vennero perciò definiti “toyetic”, ossia adatti ad essere prodotti sotto forma di action figures e modellini.

Le action figures Star Wars prodotte dalla Kenner

Nonostante l’idea di creare una serie di giocattoli fosse concreta e chiara, tuttavia non sarebbe stato facile trovare un’azienda produttrice di giocattoli disposta a lavorare per un prodotto del quale nemmeno la produzione era convinta del successo. Lucas e Lippincott puntarono fin da subito alla Mego Corporation, all’epoca la più grande azienda del settore, e decisero di approcciarla nel febbraio del 1977 alla Toy Fair di New York: quando la Mego scoprì che Charles Lippincott stava vendendo un prodotto della Fox pur non lavorando per la casa di produzione, gli venne chiesto di lasciare lo stand.

Dopo il netto rifiuto da parte della compagnia, ad accogliere la richiesta della Lucasfilm fu la più piccola Kenner Products, un’azienda di Cincinnati, divenuta di proprietà della General Mills nel 1967. I diritti di Star Wars vennero concessi alla Kenner nell’aprile del 1977, a solo un mese dall’uscita del film: nessuno all’epoca avrebbe potuto immaginare che Guerre Stellari sarebbe diventata la pellicola dell’anno e che la Kenner avrebbe spodestato la Mego dal suo ruolo di azienda produttrice di giocattoli più importante degli Stati Uniti.

Così come la Mego, anche la Kenner non era totalmente convinta del potenziale di Star Wars perché, in quanto film, avrebbe avuto solamente un periodo di successo che sarebbe andato via via scemando con il tempo: ciò che convinse l’azienda ad accettare fu infatti la promessa da parte della Fox di produrre anche una serie televisiva, che avrebbe dato maggiore rilievo ai giocattoli dati i suoi tempi di programmazione più lunghi.

Il contratto tra la Kenner, la Fox e la Lucasfilm prevedeva che l’azienda “avrebbe investito $25.000 per la produzione (di quattro action figures ed un family game), garantendo un ritorno di $100.000 (oppure $400.000 se la serie tv si sarebbe fatta), e accettò infine di pagare solamente il 5% dei diritti.” Con il contratto firmato, non restava che iniziare la produzione.

Ancora una volta, Lucas si trovò a dover fronteggiare un’ulteriore problematica: avendo chiuso l’accordo in aprile ed avendo a disposizione solo il trailer, la Kenner non sarebbe mai riuscita a produrre dei giocattoli in vista delle vacanze natalizie, da sempre considerate come il momento più importante per il mercato dei giocattoli.

La prima serie di action figures prodotte dalla Kenner

Fu così che nacque l’idea dell’Early Bird Certificate Package del quale parleremo nel prossimo articolo.

To be continued..

Fonte:

Angelica Busato, “Dal collezionismo alle mostre: la svolta espositiva del merchandising cinematografico“, 2017.