Bentornati amici!
Come tutti ormai saprete il 12 novembre ci ha lasciato Stan Lee, il papà della Marvel Comics nonché figura più influente di tutto il mondo fumettistico e cinematografico moderni.
Chi era Stan Lee?
Nato come Stanley Martin Lieber il 28 dicembre 1922 da genitori ebrei di origine romena, Stan Lee cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti al Timely Comics, casa editrice che sarebbe poi divenuta la Marvel. All’età di soli 17 anni, Stan Lee venne promosso da scrittore di riempitivi a sceneggiatore di fumetti completi, divenendo così il più giovane editor del settore.
La carriera di Stan Lee fu un susseguirsi di successi che portano la Marvel ad essere ciò che è oggi: non solo una casa editrice ma un vero e proprio franchise che conta diversi sezioni, tra le quali il cinema ed il merchandising, solo per citarne alcune.
Ma come in ogni storia che si rispetti, non può essere sempre tutto rose e fiori e così fu anche per la Marvel Comics. Negli anni ’70, in un periodo di crisi che rischiava di rovinare tutto, Stan Lee incrociò per la sua strada un altro grande uomo destinato a grandi cose: George Lucas.
La storia
Gli anni Settanta non si aprirono per la Marvel nel migliore dei modi. Da una parte l’abbandono polemico di Jack Kirby, detto “The King of comics“, storico braccio destro di Stan Lee, e dall’altra le stesse dimissioni di Lee come Editor in Chief, contribuirono a complicare la situazione economica della casa editrice. Tutto questo culminerà con quella che la storia chiama “Bronze Age“, ossia il periodo caratterizzato da una profonda crisi, non solo di idee innovative, ma anche nelle vendite che porterà all’implosione di vendite del biennio 1977-78. La casa fumettistica che risentirà maggiormente di questa situazione fu la DC Comics ma anche la stessa Marvel non saprà risollevarsi fino agli inizi degli anni ’80.
In questo panorama teso e difficile si inserisce il nostro mondo. Negli anni Settanta infatti George Lucas cominciò a lavorare su Guerre Stellari, iniziando le riprese effettive solo nel 1976, dopo circa tre anni di scrittura (leggi la storia qui). Nonostante quelli non furono affatto anni facili a causa dei problemi finanziari che caratterizzarono la produzione del film, tuttavia George Lucas riuscì a concretizzare alcune delle sue migliori idee promozionali.
Parliamo ovviamente delle action figures della Kenner, grazie alle quali Lucas riuscì a creare un impero e finanziare il secondo episodio della Saga, ma anche dell’idea riguardante il mondo dei fumetti.
Per creare ciò che noi oggi chiamiamo “hype” promuovendo il film ancor prima della sua uscita ufficiale al cinema, la Lucasfilm si affidò alla Marvel Comics. Fu così che il responsabile marketing della Lucasfilm Charles Lippincott chiese alla Marvel di pubblicare una serie di sei fumetti ispirati a Guerre Stellari (tre prima dell’uscita e tre dopo).
Le premesse erano ottime, ma la risposta di Stan Lee fu un secco “no”. L’idea di far uscire un fumetto ancora prima del film non venne accolta bene dal patron della Marvel che rispose a Lippincott “Ehi, ragazzo, perché non torni quando il film sarà pronto?“. Lucas però non si arrese e decise di cambiare strategia: mandò il suo uomo a parlare con Roy Thomas (caporedattore fino al 1974) che organizzò un secondo incontro con Stan Lee. Questa volta l’offerta venne accettata ma ad una condizione: la Marvel avrebbe le royalties alla Lucasfilm solamente una volta raggiunte le 100.000 copie vendute per ognuno dei fumetti della serie.
Nonostante le paure e le perplessità Lippincott accettò chiedendo però che il contratto venisse rinegoziato una volta uscito il film e chiese in più di far disegnare i fumetti a Howard Chaykin, artista preferito di Lucas. Fu così che nel 1976 Thomas e Chaykin si presentarono al San Diego Comic-Con con i poster e alcune immagini promozionali dell’adattamento fumettistico di Star Wars. Si trattò della prima volta nella storia dei comic-con in cui si decise di porre un film al centro di un panel, e per molti dei partecipanti alla fiera fu la prima volta che sentirono parlare di Guerre Stellari.
Finalmente, il 12 aprile del 1977 uscì il primo numero dedicato a Star Wars. I primi numeri vendettero bene ma fu solamente dopo l’uscita al cinema del film che si arrivò a toccare oltre un milione di copie vendute al mese (quattro volte di più delle vendite di Amazing Spider-Man, prodotto di punta della Marvel).
Il boom delle vendite non poté che arrivare in un momento migliore. La Marvel Comics si salvò letteralmente dalla bancarotta tanto che il Chief in Editor Jim Shooter affermò che “Roy Thomas saved Marvel.”
Ebbene sì, anche questa entrerà a far parte di tutte quelle storie che si racconteranno sulla vita del grande Stan Lee. Non possiamo che ringraziarlo per aver ascoltato Roy Thomas ed aver contribuito a rendere grande la Saga di Star Wars.
Una vita di successi non si può tuttavia sintetizzare in poche righe, ma la legacy lasciata da Stan Lee vivrà per sempre e con essa tutti i supereroi, i cattivi e le storie che ci hanno fatto innamorare del Marvel Universe.
Un ultimo, sentito saluto grande Stan Lee, ci mancherai.
EXCELSIOR!
Fonti:
- J. BAXTER, George Lucas: a biography
- looper.com/6694/star-wars-saved-marvel-comics
- wikipedia.org