Amici, purtroppo questo sarà un articolo davvero difficile da scrivere per noi e da leggere per voi.
Nonostante la triste notizia, noi vogliamo tuttavia ricordare Carrie Fisher, alias Principessa Leia, nel migliore dei modi, cercando di strapparvi un sorriso e magari qualche lacrima di gioia.
Carrie Fisher, figlia di Debbie Reynolds ed Eddie Fisher, è nata il 21 ottobre del 1956. Attrice, scrittrice e sceneggiatrice, ha raggiunto il successo interpretando il ruolo iconico della Principessa Leia nei film della Saga di Star Wars.
Oltre a Guerre Stellari, ha in più recitato nel film The Blues Brothers ed in Harry ti presento Sally, solo per citarne alcuni.
Il 23 dicembre 2016, mentre era in viaggio da Londra a Los Angeles, ha sofferto un attacco cardiaco durante la fase di atterraggio dell’aereo: alcuni dei presenti hanno confermato che l’attrice avrebbe anche smesso di respirare per alcuni minuti. Il pronto intervento dell’equipaggio di bordo ha salvato la donna che, una volta atterrata, è stata ricoverata al Ronald Reagan UCLA Medical Center.
Nei giorni successivi sono trapelate svariate notizie, il più delle volte false, sulle condizioni di Carrie, ma solo ieri è arrivata la notizia ufficiale. La figlia Billie Lourd (che ha ricoperto una parte ne Il Risveglio della Forza) ha confermato la morte della madre, avvenuta il 27 dicembre 2016 alle 8.55 ora locale di Los Angeles.
La notizia ha fatto in pochi minuti il giro del mondo, innescando svariate reazioni da parte dei fan, degli amici e dei colleghi: Carrie Fisher, donna di un’intelligenza sopraffina, scrittrice arguta (tra i suoi romanzi Cartoline dall’inferno) e grande amica, è stata ricordata così dalle sue co-star e da tutti ad Hollywood.
no words #Devastated pic.twitter.com/R9Xo7IBKmh
— Mark Hamill (@HamillHimself) 27 dicembre 2016
I’m deeply saddened at the news of Carrie’s passing. She was a dear friend, whom I greatly respected and admired. The force is dark today!
— Billy Dee Williams (@realbdw) 27 dicembre 2016
I thought I had got what I wanted under the tree. I didn’t. In spite of so many thoughts and prayers from so many. I am very, very sad.
— Anthony Daniels (@ADaniels3PO) 27 dicembre 2016
There are no words for this loss. Carrie was the brightest light in every room she entered. I will miss her dearly. pic.twitter.com/GgIeYGeMt9
— Peter Mayhew (@TheWookieeRoars) 27 dicembre 2016
Princess Leia, @carrieffisher now one with the Force. Your kindness & sharp wit will be missed. #RIP PS: Thanks for the milk & cookies. xx pic.twitter.com/sFSy9UmvYY
— Warwick Davis (@WarwickADavis) 27 dicembre 2016
Noi, in quanto parte del fandom di Star Wars, vogliamo ricordare Carrie nel ruolo che l’ha resa celebre ed immortale, ossia quello della Principessa Leia Organa.
Figlia di Anakin Skywalker e Padmé Amidala, nonché sorella gemella di Luke, Leia viene adottata appena nata dai coniugi Organa, divenendo così principessa del pianeta Alderaan. A soli 18 anni diventa il più giovane membro del Senato Galattico, divenendo anche una parte importante, se non essenziale, dell’Alleanza Ribelle.
Grazie a Rogue One, sappiamo che Leia fu scelta direttamente da suo padre Bail Organa per guidare la missione nella quale avrebbe dovuto rintracciare il vecchio maestro Jedi Obi-Wan Kenobi e consegnarli i piani rubati (da Jyn Erso e compagnia) della Morte Nera.
Grazie all’aiuto del maestro Jedi e di suo padre, l’Alleanza avrebbe avuto un decisivo vantaggio sull’Impero Galattico. Purtroppo la navetta corelliana della Principessa viene intercettata dal temibile Lord Vader e lei catturata. Quello che viene dopo è storia..
I film della Trilogia Originale raccontano poi le gesta degli eroi della Ribellione che, capitanati dal cavaliere Jedi (divenuto) Luke Skywalker, riescono a sconfiggere l’Impero e riportare pace nella galassia.
Dopo Il Ritorno dello Jedi, secondo la linea canon imposta dalla Disney, Leia si sposa con Han Solo e dalla loro unione nasce il piccolo Ben, che sappiamo diventare fin da subito un padawan di Luke.
In qualche momento della storia, e per motivi ancora a noi sconosciuti, Ben Solo passa al lato oscuro divenendo Kylo Ren, capo dei cavalieri di Ren e servitore del Leader Supremo Snoke, a capo del Primo Ordine (sorto dalle ceneri dell’Impero).
Questo fatto distrugge l’intera famiglia Skywalker: Luke va in esilio, e Leia ed Han si separano, per rivedersi molto tempo dopo quando le vicende de Il Risveglio della Forza li riportano insieme (anche se per poco).
Secondo quanto rilasciato dalla Disney/Lucasfilm, Carrie Fisher avrebbe terminato le sue riprese in Ep. VIII, perciò la rivedremo sicuramente per l’ultima volta nei panni della nostra amata Principessa (ora Generale) Leia Organa.
Quello di cui siamo sicuri è che il personaggio di Leia, non solo rappresentò una rottura con il passato, ma aprì la strada alla figura dell’eroina moderna. La Principessa di Lucas, infatti, non aveva i capelli cotonati, il rossetto rosso e vestiti sfarzosi come le dive del cinema di quegli anni, ma era semplicemente una ragazza che riuscì a dare peso al suo ruolo attraverso la propria determinazione.
Leia fu per la sua generazione, la donna modello: intelligente, coraggiosa e reale.
Data l’immortalità di Star Wars, alle volte ci si dimentica che il primo Guerre Stellari fu girato nel 1977, un’eternità fa. La concezione del cinema, della fantascienza e del ruolo della donna, erano completamente differenti da quelle che abbiamo oggi, e per questi motivi, dobbiamo a George Lucas non solo il merito di aver creato un nuovo genere, ma anche di aver portato sul grande schermo dei personaggi destinati a vivere per sempre.
Il coraggio della Principessa Leia, il sarcasmo di Han Solo e la determinazione di Luke Skywalker ci hanno accompagnato lungo tutta la nostra vita, ispirandoci come solo un cult può fare.
Grazie alla caratterizzazione del personaggio di Leia Organa, milioni di fan in tutto il mondo hanno cercato di ispirarsi a lei copiandone l’acconciatura (divenuta iconica negli anni), il savoir-faire non proprio da principessa, ed il vestito bianco candido.
Noi primi fra tutti abbiamo fin da subito inserito il personaggio di Leia nel nostro gruppo, cercando di ricrearne le movenze, il trucco spettacolare anni ’70 ed ora anche l’acconciatura. Per concludere, non ci resta che mandare il nostro ultimo saluto alla grande Carrie Fisher, aggiungendone uno anche per sua madre Debbie Reynolds, star di Singin in the Rain, morta in seguito ad un ictus solo 24 ore dopo la figlia. Grazie ad entrambe per aver fatto la storia del cinema femminile.
Per concludere, non ci resta che mandare il nostro ultimo saluto alla grande Carrie Fisher, aggiungendone uno anche per sua madre Debbie Reynolds, star di Singin in the Rain, morta in seguito ad un ictus solo 24 ore dopo la figlia. Grazie ad entrambe per aver fatto la storia del cinema femminile.
Principessa Leia, noi ti amiamo, e siamo sicuri che tu lo sai..
UPGRADE [20 giugno 2017]
L’analisi autoptica eseguita sul corpo della donna, ha rivelato le cause del decesso. Pare infatti che la morte della donna sia stata causata da un cocktail letale di droghe pesanti, tra le quali eroina, cocaina ed ecstasy. Gli esami, in più, hanno anche riscontrato la presenza di elevati livelli di alcol e di oppiacei (metadone) nel sangue. L’esame tossicologico si aggiunge alla principale causa del decesso, ossia un’apnea nel sonno, patologia della quale la Fisher soffriva. L’assistente che volava insieme a lei ha affermato che l’attrice aveva avuto degli episodi di apnea durante il volo, come solito, ma che dopo l’ultimo non si è più svegliata. L’attrice, che non aveva mai nascosto i suoi problemi mentali e l’abuso di droghe, sembra proprio sia morta a causa di quegli scheletri che l’hanno accompagnata per tutta la sua vita.
Ancora una volta, non ci resta che stringerci attorno alla famiglia e salutare la nostra amata principessa. Carrie Fisher ci mancherai!
CHE LA FORZA SIA CON TE!